5 dicembre 2015

Crescere con i libri


Non c'è dubbio che, come ogni genitore, vorrei che Alessia crescesse condividendo con gioia e soddisfazione le nostre passioni: la musica, i libri, i viaggi... E' indubbiamente prematuro cercare di capire fin da ora quali saranno i suoi interessi. Seguirà i suoi percorsi e mi impegnerò a rispettare le sue scelte. Tuttavia, libri e musica sono sempre stati nella mia vita fonte di grandi emozioni e mi piacerebbe essere capace di regalarle questa opportunità.
I libri sono gli unici oggetti dai quali non sono mai stata in grado di separarmi, neanche nei momenti di più profonda necessità di riordino. Per questo motivo, essendo da sempre mamma e papà accaniti lettori, Alessia ha presto scoperto che la nostra casa ospita un discreto quantitativo di libri, destinatari di un rispetto quasi sacrale...
Così, quando Alessia se ne va in giro per la casa ad esplorare le altre stanze, trova libri un pò in ogni mensola. Lei li tira fuori tutti, li apre, li scuote, sfoglia le pagine, a volte le piega, le tira. Poi li porge speranzosa che qualcuno le legga due righe. Anche sui comodini del nostro letto lei trova una simpatica pila di libri (quelli che stiamo arduamente tentando di leggere prima dormire, un capoverso alla volta) e in cucina si diverte con quelli più colorati pieni di foto di succulente leccornie che mai avremo tempo di cucinare.

Il progetto nazionale "Nati per Leggere" promuove la pratica della lettura sin dalla nascita e indica il sesto mese come un buon momento per i primi approcci con l'oggetto libro.
Così quando Alessia ha compiuto 5 mesi ho cominciato a prendere in prestito in biblioteca qualche libro e la sua biblioteca ha iniziato a crescere insieme a lei.


Naturalmente i primi libri erano considerati alla stregua di qualsiasi altro giocattolo,  ma presto ha cominciato a capire come funzionasse questo nuovo oggetto e ho avuto anche io la possibilità di capire meglio quali potessero essere i libri più adatti a lei, e più graditi.

 
Poi ne abbiamo comprato qualcuno, altri sono stati piacevolissimi regali. E così da qualche tempo lo scaffale dei libri si popola. Per il momento li ho sistemati nello scaffale insieme agli altri giochi, in modo che tutto sia nello stesso posto, ma l'intenzione è quella di creare un piccolo angolo nella sua stanza dedicato alla lettura. 
I libri sono per noi un bellissimo momento di interazione. All'inizio, ogni volta che le capitava di tirare fuori un libro dallo scaffale, siamo stati noi a stimolarla con la lettura, aprendone le pagine e commentando colori e parole. Ora è lei stessa che ce li porge chiedendoci con un sorriso, ma anche con una certa insistenza, di leggerne insieme qualche pagina.

 
I suoi  preferiti al momento sono alcuni libretti piccoli, che riesce facilmente ad estrarre dallo scaffale per chiederci di leggere. Sono libretti che raffigurano oggetti legati alle semplici azioni quotidiane di un bambino come dormire (il pigiamino, il cuscino), mangiare (i biscotti, la frutta), giocare (la palla, l'orsacchiotto). Molti di questi oggetti sono intorno a noi mentre leggiamo e Alessia si diverte a cercarli e portarli vicino al libro, stupendomi piacevolmente le prime volte che si girava a cercare l'oggetto appena menzionato. Trovo che sia un bellissimo esercizio di ascolto e comprensione.


Leggere ad alta voce, con una certa continuità, stimola positivamente i bambini dal punto di vista relazionale (è una opportunità di relazione tra bambino e genitori) e dal punto di vista cognitivo (si sviluppano meglio e più precocemente la comprensione del linguaggio e la capacità di lettura). Inoltre si consolida nel bambino l'abitudine a leggere che si protrae nelle età successive grazie all'approccio precoce legato alla relazione. 


Tra i benefici sottolineati dal Programma Nati per Leggere va ricordato che attraverso la lettura "il bambino si appropria lentamente della lingua materna, delle sue parole, della sua forma e struttura. Questo gli serve per costruire le  proprie strutture mentali, per capire i rapporti (io e gli altri, io e le cose) e le distanze spazio-temporali".

Ecco quello che cerco di tenere a mente quando ci dedichiamo alla lettura.

Per i primi approcci alla lettura (da 6 mesi a 1 anno):

- Mettere a disposizione del bambino libri di materiale resistente e atossico, di dimensioni contenute (in modo che possa essere semplice maneggiarli) con poche pagine e figure colorate.

- Si può provare ad iniziare da libri di stoffa o con esperienze tattili al loro interno. Anche io ci ho provato all'inizio, ma Alessia è sempre stata più interessata alla carta e al cartone.

- Ricordarsi che è del tutto normale se i primi approcci al libro siano più indirizzati ad assaggiare, mordere, strappare. Per questo è importante mettere a disposizione libri resistenti. Come per il resto, anche qui il bambino ha bisogno di sperimentare, provare e riprovare. Ci vorrà del tempo prima che impari a maneggiare il libro con cura.

- Per le prime "letture" sono preferibili libri con poche figure, che rappresentino possibilmente oggetti della vita quotidiana, che sono familiari al bambino. I libri con troppe illustrazioni o dettagli oppure con figure di fantasia lo confondono e non aiutano il riconoscimento delle forme e delle situazioni.

Me lo leggi? (dopo i 12 mesi):

- La confidenza con i libri è ormai raggiunta. Il bambino gira le pagine, riconosce il contenuto, è in grado di scegliere un libro e portarlo al genitore per leggerlo insieme. E questa cosa può ripeterla anche moltissime volte (con immensa gioia del malcapitato genitore!!).

-  Affinchè il bambino apprezzi la storia è importante  leggere in maniera espressiva, scandendo bene le parole e divertendosi.

- Non sempre però il bambino si dimostra interessato al contenuto in maniera lineare. Sfoglia il libro avanti e indietro, poi lo chiude, poi lo riapre. Assecondiamolo.

- Per stimolare la sua creatività oltre a leggere il testo, è utile commentare le figure, descrivere i particolari della storia, fare domande e rispondere.

-  Preferire libri con frasi semplici e filastrocche, che raccontano momenti della vita quotidiana e che il bambino ascoltando e riascoltando, gradualmente impara a conoscere e anticipare.

- Quando il bambino chiede la ripetizione della lettura non necessariamente è interessato alla storia ma piuttosto alla possibilità di prolungare la sensazione piacevole di avere l'adulto con sè, partecipe, vicino a proteggerlo e a rassicurarlo.

In generale è bene ricordare che la lettura con il bambino è prima di tutto un'esperienza affettiva. Quindi è importante creare un contatto fisico durante la lettura tenendo il bambino in braccio quando è più piccolo, oppure anche semplicemente dimenticando per un momento qualsiasi altro nostro impegno per dedicare la nostra attenzione completamente alla lettura. 

Leggere per Alessia e insieme ad Alessia è divertente, semplice e stimolante anche per me. Un gesto di amore che spero possa aiutarla a crescere con fantasia e rispetto per i libri!


Bibliografia:
Giorgia Cozza, Me lo leggi? Edizioni Il Leone Verde