1 aprile 2015

Il (nostro) Cestino dei Tesori

Nelle ultime settimane abbiamo girovagato un pò e non ho trovato il tempo per questo post che sto preparando da qualche settimana: il Cestino dei Tesori. Un classico del gioco euristico. Eu-che?? In parole povere un gioco che prevede l'apprendimento tramite la scoperta (dal greco εὑρίσκω, heurìsko «trovare, scoprire»). Non è che ho studiato il greco antico; l'ho cercato su Wikipedia e così ora sfoggio questa nuova cosa che ho imparato. Basta cercare un pò in rete per trovare numerosissime idee, ma ciò che amo di più di questo gioco è l'idea che il Cestino dei Tesori possa essere, per ciascun bambino, unico. Così mi sto divertendo a raccogliere i materiali per il nostro.
In questo post vediamo quali idee seguire per avere un bellissimo Cestino ricco di tesori.

Cos'è il Cestino dei Tesori?
E' una tecnica di gioco ideata dalla psicopedagogista britannica Elinor Goldschmied, ideale a partire dai 6 fino ai 10-12 mesi, quindi da quando i bambini stanno seduti autonomamente, fino a che non preferiscono muoversi e camminare.
Consiste, molto semplicemente, nel proporre un insieme di oggetti di "vita quotidiana" che il bambino è libero di esplorare in modo autonomo ed è pensato proprio per incoraggiare la spontanea curiosità del bambino verso le cose che lo circondano.

Come si prepara?
Il cestino originale, descritto da E. Goldschmied nel suo libro "Persone da zero a tre anni", è costituito da un cesto di materiale naturale di diametro di circa 35 cm e alto circa 12 cm, nel quale andranno raccolti numerosi oggetti (anche fino a 100) molto semplici fatti esclusivamente con materiali naturali.
Secondo me qualsiasi cestino di una certa dimensione andrà benissimo, purchè senza manici dentro i quali il bambino potrebbe rimanere incastrato.

Come proporlo?
Il Cestino può essere molto stimolante e intrattenere il bambino anche per lunghi periodi di tempo (anche 30 minuti), perciò è consigliabile proporlo quando il bambino è riposato e calmo.
E' possibile dare al cestino una connotazione più "montessoriana" facendo sedere il bambino in prossimità di uno specchio, in modo che possa avere anche differenti prospettive durante l'esplorazione degli oggetti. Inoltre preferisco l'idea di proporre pochi oggetti per volta e non tutti insieme, tenendone da parte alcuni e rinnovandoli periodicamente. Questo perché immagino possa essere più interessante concentrarsi su pochi oggetti (es. 30-40), poi cambiare e poi tornare magari sugli stessi dopo un po' di tempo (parlerò più avanti anche dell'importanza della rotazione dei giochi).
Quando il bambino non manifesta più interesse (ovvero non è più concentrato) si può iniziare la fase di riordino (alla quale dedicherò un altro post).

Cosa facciamo noi adulti durante la sessione di gioco?
Niente, non facciamo nulla. Ci sediamo vicino e ci limitiamo a osservare. Il gioco non deve essere introdotto o spiegato o dimostrato. Non dobbiamo essere fonte di distrazione, poiché i bambini durante il gioco si concentrano molto. Quindi dovremmo evitare di parlare, suggerire o dare consigli, né tanto meno commentare positivamente i gesti del bambino. Qualsiasi nostro intervento rischierebbe di interferire con la concentrazione del bambino, distraendolo dai suoi intenti di esplorazione. Nel caso in cui il bambino cercasse il nostro sguardo potremmo limitarci a sorridere come gesto incoraggiante per invitarlo a proseguire.

Quali oggetti raccogliere?
Questa è la parte che al momento sto trovando più divertente. Facciamoci guidare dalla nostra fantasia, perlustrando la casa in cerca di tesori. La regola generale è quella di raccogliere oggetti che possano suscitare stupore, stimolare la scoperta e la curiosità coinvolgendo al massimo i 5 sensi.

Quindi oggetti che producano suoni, che abbiano texture differenti, di materiali diversi (es. legno, acciaio, stoffe diverse, ...), di colori diversi o con odori o profumi particolari. Ricordiamoci sempre che tutti gli oggetti saranno portati alla bocca, quindi dovranno essere controllati per la loro sicurezza e puliti.

Di seguito alcuni esempi di materiali, così, in ordine sparso:
 pigna, conchiglia, castagna matta, pezzo di corteccia di albero, nocciolo di avocado, guscio di noce di cocco, pietra di fiume, sasso liscio, spazzolino di legno (es. per unghie), piccolo gomitolo di lana, pon pon, piccolo sottopentola in paglia, presina all'uncinetto, piccolo cestino, sacchettino in iuta, pennello con setole naturali, pennello da barba, molletta da bucato in legno, sonaglio, anello da tenda in legno naturale, portauova, catenella in metallo, piccola frusta da cucina, pentolino, coperchio di vasetto, piccola grattugia, formina per biscotti, palla da tennis, borsina con cerniera, pezzi di stoffe diverse (es. seta, velluto, feltro, ...), sacchettino con chiodi di garofano, limone e/o mandarino essiccati, pietra pomice, semi in un sacchetto di garza ben chiuso, piccoli oggetti di legno, scatolina in metallo contenente semi, scatolina di legno, fascia per capelli in cotone, piccoli oggetti in ceramica o terracotta, cucchiaini di legno e di acciaio, bustina di tisana alla frutta, laccetto in cuoio, bracciale di legno, uovo per rammendo, piccolo barattolo contenente fagioli o altri semi che facciano rumore, colino da te, pallina di stagnola, pezzi di carta ondulata, cartoncino, sacchetto di erbe aromatiche o lavanda ben chiuso, mazzo di chiavi....

Cosa evitare?
Non ci sono particolari limitazioni alla scelta degli oggetti.
Teniamo solo a mente queste poche regole per creare un Cestino che sia stimolante e sicuro.
Evitiamo:
- Oggetti in plastica (che offrono uno stimolo sensoriale molto limitato per tatto, gusto e olfatto e focalizzato prevalentemente sull'aspetto visivo)
- Piccoli oggetti o oggetti con parti staccabili che possano essere ingeriti
- Qualsiasi oggetto che possa essere pericoloso se portato alla bocca, ad esempio materiali con vernici scrostabili o frutta trattata in superficie (es. limoni non biologici)
- Oggetti con bordi affilati o scheggiati

E quindi, buona raccolta o, come dicevo quando ero una piccola scout, Buona Caccia!!

Nessun commento:

Posta un commento