13 marzo 2015

La cameretta secondo Montessori #1: Progettiamo

L'ambiente, nella visione di Maria Montessori, riveste un ruolo fondamentale nella crescita e nello sviluppo del bambino e nella costruzione della sua personalità. Per questo motivo è stato definito come maestro di vita e di cultura, come ambiente educatore.
Si tratta di un ambiente "preparato" a questo scopo, ovvero organizzato in modo tale da suscitare interesse, soddisfare il desiderio di scoperta ed esplorazione autonoma.  Pertanto dalle caratteristiche di questo ambiente dipenderà la qualità dell'interazione bambino-ambiente.

Partiamo dunque con una serie di post alla predisposizione della cameretta del bambino secondo i principi montessoriani.

Come afferma la stessa Montessori in "Educare alla libertà"
"quando parliamo di "ambiente" comprendiamo tutto l'insieme delle cose che il bambino può liberamente scegliere in esso e usare tanto quanto desidera, in corrispondenza delle sue tendenze e dei suoi bisogni di attività".
Il bambino deve essere messo nella condizione di muoversi liberamente e di utilizzare oggetti e materiali secondo il proprio bisogno, prelevandoli e spostandoli senza ricorrere all'aiuto dell'adulto.
In casa, l'ambiente-camera sarà dunque "preparato", insieme ad anltri angoli della casa, per (r)accogliere al meglio le esigenze del bambino. Partiremo dall'ambiente-camera in quanto ambiente elettivo per i primi mesi del bambino. Man mano che il bambino crescerà, anche il resto della casa si trasformerà con lui e sarà il momento di predisporre anche altri angoli in cucina, in bagno, etc...

La cameretta secondo il Metodo Montessori. I principi da seguire.
Partiamo con un pò di teoria, pochissima, prometto. Ma credo sia fondamentale capire quali siano i principi da seguire per adattare ciò che abbiamo (ovvero una stanza-contenitore che non possiamo modificare almeno nelle misure e nella sua struttura "portante") a ciò che ci serve, possibilmente riciclando e inventando con un pò di fantasia.
Progettare una camera del bambino che rifletta le indicazioni del Metodo Montessori non significa solo predisporre dei mobili a misura di bambino, ma dedicare un intero spazio che sia per lui totalmente fruibile fin dai primi mesi di vita e che promuova libertà e autonomia.
Non è sufficiente eliminare le barriere, aspetto sicuramente di fondamentale importanza per consentire l'attività del bambino. Si tratta anche di incoraggiarlo e orientarlo alla realizzazione delle potenzialità che risiedono in ogni bambino.
Quindi, come ci esorta Tim Seldin nel suo libro "How to raise an amazing child the Montessori way", mettiamoci dalla parte del bambino. Sdraiamoci per terra e guardiamoci intorno. Cosa vediamo? Cosa sentiamo? 
In particolare, quando si progetta la stanza per un neonato, è importante considerare che egli assorbe ogni aspetto dell'ambiente che lo circonda (la c.d. "mente assorbente" secondo Maria Montessori); pertanto dovremo prestare molta cura nella scelta di ciò che inseriremo nella stanza.
Utilizzando i principi universali di bellezza, semplicità e ordine, avremo la possibilità di infondere nel bambino fin dai suoi primi giorni di vita un senso di benessere e serenità. Cercheremo di focalizzarci su oggetti e materiali semplici ed essenziali con lo scopo di non creare eccessive distrazioni e promuovere una esplorazione attiva più mirata. La camera sarà, dunque, arredata in modo attento ma minimale, per rispondere alle quattro esigenze principali del neonato: una zona per dormire, una per il cambio, una per l'allattamento e una per l'attività e il gioco.
Il bambino dovrà fruire del suo spazio il più liberamente possibile, ricordandoci che ogni momento speso confinato in una sdraietta o in una culla rappresenterà un'opportunità di apprendimento mancata.
Quando il bambino crescerà, la stanza si trasformerà con lui, dandogli la possibilità di nuove scoperte. Sarà quindi possibile prevedere uno spazio per la lettura, uno spazio per la sperimentazione creativa con i colori e il disegno, uno per il gioco. I quadretti potranno essere sostituiti dai suoi disegni, in modo da valorizzare il suo lavoro. Sarà messo in grado di accendere e spegnere le luci quando lo riterrà necessario, di scegliere la musica che vorrà ascoltare, imparerà a vestirsi, etc...
Il compito di noi adulti sarà la predisposizione graduale di quell'ambiente "preparato" che servirà da punto di partenza per le varie fasi di apprendimento.

Obiettivi da raggiungere
Liberiamo la nostra fantasia e la nostra creatività per allestire con amore e cura la stanza del nostro bambino, ricordandoci di:
* garantire la sicurezza dell'ambiente per consentirne una fruizione il più possibile autonoma, sempre sotto la nostra supervisione, ma evitando di temere incidenti irreparabili ad ogni istante
* promuovere la possibilità di esplorazione dello spazio senza il nostro intervento attivo
* creare un ambiente flessibile a sufficienza da poter evolversi con il bambino per seguire la sua crescita e le sue mutate esigenze
* trovare il giusto equilibrio tra sfida e supporto nella fruizione del suo spazio: non troppo facile al fine di stimolare costantemente la scoperta e la sperimentazione di nuove conoscenze, non troppo difficile al fine di evitare eccessiva frustrazione e quindi perdita di interesse.

Caratteristiche dell'ambiente "preparato"

Sul sito dell'Opera Nazionale Montessori ho trovato sintetizzate in modo molto chiara le caratteristiche che dovrà avere l'ambiente nella "Casa dei Bambini", ma realisticamente applicabili anche all'interno della nostra casa.

"[...] l’ambiente sarà:
  • proporzionato alle capacità motorie, operative e mentali dei bambini per essere attivamente utilizzato e padroneggiato;
  • ordinato e organizzato affinché, attraverso punti di riferimento non discontinui, il bambino possa formarsi una propria visione della realtà che anche emotivamente abbia carattere di rassicurazione e certezza;
  • calmo e armonioso per favorire la libera espansione degli interessi e delle esperienze e una positiva dimensione psicoaffettiva necessaria al sorgere del sentimento di fiducia in sé e negli altri;
  • curato e ben articolato nei particolari anche per stimolare il bambino alla scoperta dell’errore e all’autocorrezione;
  • attraente e bello affinché sia suscitato il naturale amore ‘estetico’ del bambino verso tutto ciò che rivela qualità di gentilezza, di ordine, di gradevolezza, di cura e attenzione."
Ora non ci resta che passare all'azione.

Continua la lettura con La cameretta secondo Montessori #2: Consigli pratici


Bibliografia:
Tim Seldin, How to raise an amazing child the Montessori way
Paula Polk Lillard, Lynn Lillard Jessen, Montessori from the start: the child at home, from birth to age three
Opera Nazionale Montessori, L'ambiente www.operanazionalemontessori.it
Maria Montessori, Educare alla libertà

Photocredit: www.flowessori.it

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