9 giugno 2015

Menù per autosvezzanti in erba

Tra le varie mille cose che stanno accadendo in queste settimane, ce n'è una molto importante: Alessia ha cominciato gli esperimenti con il cibo. Abbiamo scelto di provare con l'autosvezzamento, rivisitato per alcuni aspetti, ma sostanzialmente incentrato sulla possibilità che nostra figlia sieda a tavola con noi e sperimenti qualcosa di ciò che mangiamo.
Per una settimana circa abbiamo fatto una serie di "prove generali" anche noi, per osservarla mentre si portava il cibo alla bocca e per capire se avessimo la tranquillità sufficiente per poter vivere serenamente il momento del pasto.
Era già da qualche settimana che lei ci mostrava a chiare lettere di essere pronta: iniziava a stare seduta abbastanza bene, il riflesso di estrusione era notevolmente diminuito e, soprattutto, seduta sulle mie gambe, non faceva che richiedere cibo dal mio piatto allungando la mano su ogni cosa avesse davanti.

Ho provato un paio di pasti con lei in braccio, come vorrebbe lo svezzamento montessoriano più "purista" per i primi assaggi, ma il risultato è stato abbastanza catastrofico. Invece di godermi il pasto, mi sentivo una specie di divinità indiana a mille braccia attenta a gestire come un giocoliere la mia forchetta con il mio boccone, il mio piatto spostato a destra e a manca, i suoi tentativi di portare il boccone alla bocca con quantità non irrilevante di cibo rovesciato sui miei vestiti, sulla sedia, per terra e infine anche i suoi tentativi di sparecchiare come il mago Silvan tirando tutta la tovaglia d'un colpo....
Alla fine ho detto: No, non fa per me!! E sono corsa all'Ikea per investire ben 15€ nell'acquisto di Antilop, il famigerato seggiolone osannato da tutti i genitori autosvezzanti.

E così abbiamo iniziato a gestire i pasti con maggiore tranquillità, preparandole alcune cose ad hoc, perchè sostanzialmente volevamo vedere come si sarebbe comportata iniziando dai grandi classici dell'autosvezzamento (es. fusilli, cime di broccoli, carote a bastoncino, etc...). Ovviamente la nostra maggiore preoccupazione attualmente è osservare quello che Alessia fa con il cibo, quindi mangio con un occhio al mio piatto e due al vassoio del suo seggiolone, ma sono sicura che giorno dopo giorno arriverà anche il divertimento. Per quanto riguarda cibo spalmato sul seggiolone, per terra o nei capelli, onestamente non ce preoccupiamo. Fa parte del "pacchetto autosvezzamento" (e in ogni caso con gli strumenti giusti tutto è riordinato in un attimo)
Al momento c'è un'unica variante: la merenda è a base di frutta al cucchiaino perché vorremmo aiutare un pò la regolarità intestinale (detta così sembra la pubblicità di uno yogurt al bifidus) e quindi essere sicuri che mangi una quantità significativa di frutta.Considerando anche l'insperato risultato positivo, credo che sia una variante accettabile.
Oltretutto lei sembra accettare abbastanza bene il cucchiaio. Usiamo un cucchiaino con manico lungo, che io le riempio e le metto davanti, lasciando che sia lei a prenderlo e portarselo alla bocca (usando obbligatoriamente anche in questo caso la bavaglia-scafandro comprata insieme al seggiolone).

Poi è successo che, dopo qualche pomeriggio nel quale alla domanda "Ma stasera cosa mangiamo?" si è scatenato il panico, ho pensato di preparare un menù per organizzare approvvigionamento della dispensa e preparazione dei pasti, in modo da non arrivare troppo lunghi sugli orari di pranzo e cena, quando ormai Alessia inizia a sbadigliare.
Il menù è prevalentemente vegetariano (con una variante pesce alla settimana, così ci assicuriamo anche un pò di famigerati omega-3) perchè, dopo 13 anni di vegetarianesimo e la lettura di alcuni testi dedicati all'argomento con riferimento ai primi anni di vita del bambino, abbiamo deciso che Alessia può crescere ottimamente senza carne, perché è così che mangia la sua famiglia.
Per queste prime settimane è tutto molto polpettoso. Non mi sono venuti in mente altri modi per assaggiare i legumi in questa fase di presa a pugno. E dunque polpetteremo come matti (ebbene sì, anche le polpette di sedano-rapa che tanto piacciono ai nostri amici Eleonora e Mauro!!).

Magari strada facendo nasceranno altre idee. Intanto il menù è qui a disposizione.



Buone polpette di legumi a tutti!! 


Per chi volesse saperne di più su autosvezzamento e dintorni vegetariani:

www.autosvezzamento.it
Tutto utilissimo. Da leggere e rileggere, commenti inclusi.
Voto 8 (solo per il fatto che la lettura delle notizie risulta piuttosto frammentata e non mi ricordo mai dove sono arrivata)
T. Murkett, G. Rapley, Lascia che il tuo bimbo si svezzi da solo.
Libro indispensabile per chi volesse approcciare l'autosvezzamento, o svezzamento naturale come dicono le autrici. Molto pratico e ricchissimo di informazioni.
Voto 9

L. Piermarini, Io mi svezzo da solo.
Letto ma non lo consiglio come unica lettura. Encomiabile lo sforzo di presentare l'autosvezzamento attraverso una chiave narrativa insolita, ma alla fine ho chiuso il libro e non sapevo da che parte cominciare.
Voto 6

L. Proietti, Figli vegetariani.  Come allevare i figli con la dieta vegetariana e vegana.
Purtroppo parla di svezzamento tradizionale. Forse utile a chi non è vegetariano, ma per chi lo è già in modo convinto, non aggiunge grandi novità. Con cedimenti mistico-olistici in alcuni punti.
Voto 6,5


L. Baroni, L. Pinelli, I. Fasan, Vegpyramid junior.
Non parla di svezzamento ma di alimentazione vegetariana dall'infanzia all'adolescenza. Ben fatto. Tecnico e dettagliato, ma anche ricco di esempi pratic
i per chi non volesse inventarsi dietologo dal mattino alla sera.
Voto 7,5 

E. Cassin, E. Sacconago. Svezzare senza carne.
Per me è un no, ma per chi volesse ricette di svezzamento tradizionale vegetariano ci sono molte idee. Praticamente pappe fino ai 12 mesi. Gulp!!
La descrizione dei cibi "alternativi" tipicamente consumati da chi è vegetariano non racconta nulla di nuovo, ma per chi non avesse la minima idea di cosa siano miso, gomasio, amaranto, tempeh, kombu è ok.
Voto inclassificabile.




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