Ho appena promesso a mia sorella che le avrei consigliato qualche libro per provare ad introdurre il rito della lettura prima della nanna con il suo cucciolo che compirà un anno tra pochissimi giorni.
Così ho pensato di raccoglierli tutti in questo post. Per lei e per chi volesse qualche idea.
Noi abbiamo iniziato quando Alessia aveva circa 12 mesi. Non è stato facile all'inizio trovare il libro giusto. Troppo corto, troppo lungo. Troppo coinvolgente, troppo noioso. Poi piano piano ha cominciato ad apprezzare quei momenti di coccole prima di chiudere gli occhi e ora a due anni, è lei stessa che prima di mettersi sotto le coperte chiede il libro che vuole leggere: gnomo, orso, rubinetto...
Ne abbiamo provati diversi, ma alcuni rimangono decisamente tra i preferiti.
Il mio consiglio è di prenderli in prestito dalla biblioteca e cercare di capire se possano essere utili compagni di coccole serali.
Alessia ha sempre apprezzato quelli più lunghi, quelli in cui ci si può perdere un po' nella ripetizione delle parole quasi come in una ninna nanna, senza troppo movimento e dove la fine della storia arriva piano piano che proprio l'unica cosa che ti viene da fare quando volti l'ultima pagina è chiudere gli occhi e dormire. Dopo circa sette mesi in cui abbiamo "consolidato" -se così si può dire- il binomio libro-nanna, sempre con con lo stesso libro (perchè era davvero l'unico che funzionasse), non ci è sembrato vero di poter cambiare scenari. E ora la nostra biblioteca per la nanna comprende questi titoli, che voglio condividere in questo post.
1. Il primo indimenticabile amore: Dormi bene, orsacchiotto mio, di Quint Buchholz, Ed. Beisler
Questo libro ha immagini meravigliose, che io trovo estremamente poetiche e delicate. E' stato anche segnalato nella lista dei 100 libri per bambini e ragazzi “imperdibili” e io credo che per noi sarà davvero indimenticabile (sarà anche perché leggerlo ogni sera per sette mesi te lo imprime nel cervello come un mantra indelebile?). Nel racconto si ripercorre la giornata dell'orsacchiotto e la luce della luna accompagna il ricordo e i pensieri. Pagine che trasmettono quiete, che scorrono in un silenzio sussurrato. La luna che brilla sembra quasi uscire dal libro in un paesaggio quasi fotografico eppure quasi fantastico che ci accompagna dolcemente verso il sonno.
Leggete se vi va anche un'intervista all'autore che parla delle sue illustrazioni: "Le mie illustrazioni non vogliono sopraffare" - Intervista al pittore e illustratore Quint Buchholz.
2. Al secondo posto Mentre tutti dormono, di Astrid Lindgren, Ed. Il gioco di leggere
Libro perfetto per l'inverno, che abbiamo introdotto appunto con l'inizio della stagione autunnale. CI sono voluti diverse settimane prima che Alessia se ne appassionasse, complice anche l'idea di trasformare in "canzoncina-gnomo" (sue testuali parole) il testo in corsivo, ovvero le parole che lo gnomo tomte sussurra ai vari animali della fattoria nel suo giro notturno, mentre tutti dormono.
Qui potete leggere la recensione di Galline Volanti: Natale con Astrid Lindgren.
3. Questo invece è il nostro primo silent-book, Mentre tu dormi di Mariana Ruiz Johnson, Ed. Carthusia
L'approccio con questo libro mi spaventava un pò, nonostante fosse nella lista dei desideri da mesi. Il mio timore derivava dal non sentirmi in grado di trarre dalle pagine il giusto coinvolgimento per Alessia, pur mantenendo un equilibrio con l'obiettivo, ovvero libro per la nanna. Timore spazzato via alla seconda lettura visto il gradimento anche come libro per l'addormentamento pomeridiano. Il racconto è facile e ricco, i disegni stimolanti e l'atmosfera raccolta e notturna, pur senza risultare troppo cupa. Anche il papà si cimenta facilmente nella lettura senza testo e per tutti questi motivi, questo libro rimarrà nella nostra libreria a lungo.
Qui potete leggere la recensione di Milkbook: Mentre tu dormi: una storia della buonanotte silenziosa.
4. Ti regalo uno sbadiglio: una favola per dormire di Giorgio Scaramuzzino, Ed. Salani
Non è che questo libro possa dirsi tra i miei preferiti: non mi entusiasmano i disegni, non mi entusiasma la tata Rita del bambino protagonista che, per farlo addormentare, gli dice: "Dormi e non rompere!", non mi piace il messaggio, seppur divertente nell'intenzione dell'autore, che per fare la nanna bisogna avere qualcosa in cambio. Però ad Alessia piace. Le piace tantissimo la filastrocca del rubinetto rotto e tutta la serie di cani che si avvicendano a fare la pipì sulle zampe del lupo tonto che voleva diventare un albero. E allora va bene lo stesso, anche se la chiusura è un pò frettolosa e il dialogo con la luna troppo breve. Ci sarebbero state benissimo un paio di pagine ancora, alla fine, per salutare la luna e fare la nanna. Quello che succede solitamente è che lo dobbiamo leggere due volte per arrivare al risultato!
5. La tua vita sarà meravigliosa di Emily W. Martin, Ed. Ape Junior
6. Per sempre... di Emma Dodd, Ed. L'Ippocampo
Non sono propriamente libri per la nanna, ma noi li leggiamo da diversi mesi perchè sono perfetti per l'addormentamento pomeridiano, quando Alessia è stanca e bastano poche pagine per aiutarla a rilassarsi e dormire. Leggo le parole dolcemente, lentamente. Come una carezza sul viso. Mentre le auguro una vita meravigliosa e le dico che la amerò per sempre.
6. Il grande libro dei pisolini di Giovanna Zoboli e Simona Mulazzani, Ed. Topipittori
Quando lo avevo sfogliato in libreria, mi ero subito innamorata di testo e illustrazioni, ma all'epoca Alessia non era per nulla interessata alle frasi in rima. Si distraeva subito e l'attenzione per il libro si perdeva dopo pochi istanti, con mia somma frustrazione. Ora invece è in piena fase filastrocca. In questi ultimi mesi ne ha imparate a decine ed è proprio il momento giusto per provare anche una nanna in rima. E poi con questi disegni come resistere?
Qui potete leggere la recensione di Scaffale Basso: Mercoledì al cubo: Aprile dolce dormire.
Altri libri che abbiamo provato ma che non ci hanno accompagnato a lungo sono stati:
7. Buon viaggio piccolino di Beatrice Alemagna, Ed. Topipittori
Lo abbiamo provato quando Alessia aveva poco più di 12 mesi. Mi era sembrata una bellissima idea: corto, con i gatti da salutare per la buonanotte (come a casa nostra) e piccoli gesti riconoscibili per il rito della nanna. Uno scenario familiare che però non l'ha convinta.
Qui potete leggere la recensione di Scaffale Basso: Tutti i giorni, stessa nanna: "con gli occhi gentili e una lucina vicino al letto".
8. Quasi ninna quasi nanna di Mariana Chiesa Mateos, Ed. Orecchio acerbo
Alcuni libri editi editi da Orecchio acerbo sanno essere davvero convincenti, originali, metafisici.
Ho preso in prestito questo libro dalla biblioteca senza raccogliere molte informazioni. E' arrivato, mi è piaciuto, l'ho letto e riletto a me stessa. "Un canto alla vita, un inno alla libertà, un grido sussurrato per un mondo migliore" dice la stessa casa editrice e condivido. Ma ad Alessia non l'ho proposto. Magari tra un pò. Ancora non me la sento di citare la guerra nel suo delicato mondo di duenne.
Poi presto anche lei scoprirà di sogni perduti, di battaglie e di dolore.
Per ora la voglio lasciare ancora un poco tra le mie braccia senza ombre.
Dormi bene, orsacchiotto mio.
Il diario del nostro viaggio alla scoperta del Metodo Montessori. E di altre cose intorno a noi.
19 novembre 2016
6 novembre 2016
5 consigli per non perdersi nel Metodo Montessori
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Eccomi con un nuovo post dopo mesi di assenza. E' un periodo nel quale il tempo è davvero intasato di impegni. Le idee che mi frullano nel cervello sono sempre un'infinità, ma non riesco a trovare un momento per sedermi a scrivere qualcosa di piacevole (visto che solitamente le mie ore al computer sono obbligatoriamente dedicate a tediosissime relazioni lavorative).
Ieri ho ricevuto un bellissimo commento al mio blog da una mamma che ha da poco iniziato a conoscere il pensiero di Maria Montessori e io, oltre che a ringraziarla, non posso che augurarle tanta gioia in questo percorso con la sua bambina.
Poi sono tornata con il pensiero al momento nel quale sulla mia strada ho incontrato il mondo Montessori. E' stato come aprire una porta e dietro trovare tutto quello che non conoscevo, ma che sentivo essere esattamente ciò che stavo cercando (pur senza cercarlo davvero). Credo non esista cittadino italiano qualunque che non conosca Maria Montessori (se non altro per essere stata la prima e unica donna italiana ad essere stata raffigurata su una banconota), ma per molti, o quasi tutti, la Montessori non è molto di più.
Ecco, dicevo, io ero seduta sul divano con Alessia in braccio addormentata dopo una delle sue interminabili poppate a tre mesi. Sfoglio in silenzio qualche pagina di qualche sito internet e mi imbatto in un lettino montessoriano... E poi sapete com'è internet. Sai dove inizi, ma non sai mai dove vai a finire. Ed io sono finita qui, in un blog che ho chiamato Scoprire Montessori e con una libreria straripante.
Ecco cosa potrei consigliare a chi inizia la propria conoscenza del pensiero di Maria Montessori:
1) Selezionate molto bene le fonti per approfondire la vostra conoscenza
Purtroppo sono del parere che oggi in internet, aggiungere la parola Montessori ad una qualsiasi cosa che vagamente possa assomigliare ad un educazione rispettosa del bambino aiuti prevalentemente i risultati nei motori di ricerca e molto ci sia da selezionare.
Andate a cercare fonti valide e autentiche. Mi riferisco ai siti istituzionali, alle Associazioni, ai siti di persone che hanno competenza ed esperienza sul metodo.
2) Un buon blog non è quello da copiare, ma quello che vi fa pensare
Ho già raccontato quali siano i blog che seguo con maggiore interesse nel post Risorse Montessori: i blog che seguo. Le famiglie montessoriane nel mondo che condividono le loro esperienze in rete sono davvero moltissime. Sceglietele pensando a quanto e come stimolano la vostra conoscenza.
Ci sono alcuni blog che trovo poco entusiasmanti perchè non raccontano nulla del pensiero Montessori e non aggiungono nulla alla mia conoscenza del metodo. Altri blog sono solo un elenco confuso di attività da copiare senza capirne il senso. Altri blog che mi fanno pensare che mia figlia non sia abbastanza montessoriana perchè a 23 mesi non si veste da sola con l'abbinamento perfetto di vestiti e accessori, non impila la torre rosa bendata o non crea fantasmagorici collage con colla e forbici (utilizzate queste ultime, ovviamente, rigorosamente da sola in maniera impeccabile).
Ecco, se un blog aumenta il vostro tasso di frustrazione genitoriale eliminatelo dai vostri preferiti, anche perchè, come ben sapete, ci pensa già vostro figlio ad aumentare il vostro livello di frustrazione.
3) La vera essenza del pensiero montessoriano è la visione del bambino
Montessori non è semplicemente attività creativa con materiali fai-da-te o giocattoli in legno. Montessori è innanzitutto una visione del bambino.
Se un genitore ha il giusto approccio con il proprio bambino, qualsiasi cosa può essere letta come "montessoriana". Per poi accorgersi, in fin dei conti, di quanto vago e poco significativo sia questo attributo: "Montessoriano".
A questa stregua potrei benissimo raccontarvi che oggi io e mia figlia abbiamo cucinato un pranzo montessoriano, poi abbiamo fatto una nanna montessoriana e poi faremo una passeggiata montessoriana nel bosco.Tutto è Montessori, se hai capito bene cosa sia Montessori.
I materiali e le attività pratiche sono uno strumento, un veicolo. Non sono IL metodo, soprattutto se non stiamo parlando dei materiali scientifici (e allora lì è un'altra storia).
Pensate prima di tutto alla visione del bambino e al vostro modo di essere genitori con lui.
4) Un libro di Maria Montessori è molto meglio di qualsiasi altro manuale sul metodo
Leggere i libri di Maria Montessori è un grandissimo privilegio per qualsiasi genitore. Ne ha scritti così tanti; alcuni nascono proprio da lei stessa rivolti anche ai genitori e quindi volutamente diretti e semplici. Uno su tutti "Il bambino in famiglia" che è ho letto quest'estate: breve, semplice e ricco di storie ed esperienze. Ma ce ne sono moltissimi altri.
Sono stati scritti nella prima metà del '900, in un italiano che può risultare a volte più ricercato e meno scorrevole, ma che io trovo, proprio per questo motivo, ancora più gradevole.
I libri di Maria Montessori per me sono come un balsamo che cura ansie, dubbi e apprensioni.
Spero di poter presto stilare un piccolo elenco per non addetti ai lavori.
Provatene uno e non ve ne pentirete!
5) Crescere vostro figlio con il metodo Montessori è soprattutto (ac)crescere voi stessi come genitori e ribaltare le prospettive
Maria Montessori sottolinea nel suo libro Il segreto dell'infanzia come l'educazione non sia insegnamento, bensì "aiuto allo sviluppo psichico del bambino".
Il bambino è al centro, impegnato nel suo instancabile lavoro di costruire l'uomo che sarà. "L'adulto [...] non deve aiutarlo a costruirsi, perché tale compito spetta alla natura". L'adulto deve lavorare ogni giorno su se stesso per ricordarsi di non interferire, di non anteporre i propri bisogni a quelli del bambino, di rispettare delicatamente questo lavoro del bambino "fornendogli i mezzi necessari per la costruzione, quei mezzi che esso non riuscirebbe a conseguire con le sue sole energie".
Trovo meraviglioso e stimolante questo ribaltamento: noi (adulti) "siamo ricchi, perché siamo eredi del bambino, che trasse dal nulla tutti i fondamenti della nostra vita".
E dunque l'unico modo che l'adulto ha per ringraziare il bambino di questa ricchezza è "tenersi in un posto secondario e sforzarsi di comprendere il bambino col desiderio di farsi suo seguace e aiuto della sua vita. [...] Se la personalità del bambino deve essere educata nel suo sviluppo ed essa è più debole, occorre che la personalità prevalente, quella dell'adulto, si faccia remissiva e, seguendo la guida che il bambino stesso gli offre, consideri suo onore il poterlo comprendere e seguire."
A presto.
Ieri ho ricevuto un bellissimo commento al mio blog da una mamma che ha da poco iniziato a conoscere il pensiero di Maria Montessori e io, oltre che a ringraziarla, non posso che augurarle tanta gioia in questo percorso con la sua bambina.
Poi sono tornata con il pensiero al momento nel quale sulla mia strada ho incontrato il mondo Montessori. E' stato come aprire una porta e dietro trovare tutto quello che non conoscevo, ma che sentivo essere esattamente ciò che stavo cercando (pur senza cercarlo davvero). Credo non esista cittadino italiano qualunque che non conosca Maria Montessori (se non altro per essere stata la prima e unica donna italiana ad essere stata raffigurata su una banconota), ma per molti, o quasi tutti, la Montessori non è molto di più.
Ecco, dicevo, io ero seduta sul divano con Alessia in braccio addormentata dopo una delle sue interminabili poppate a tre mesi. Sfoglio in silenzio qualche pagina di qualche sito internet e mi imbatto in un lettino montessoriano... E poi sapete com'è internet. Sai dove inizi, ma non sai mai dove vai a finire. Ed io sono finita qui, in un blog che ho chiamato Scoprire Montessori e con una libreria straripante.
Ecco cosa potrei consigliare a chi inizia la propria conoscenza del pensiero di Maria Montessori:
1) Selezionate molto bene le fonti per approfondire la vostra conoscenza
Purtroppo sono del parere che oggi in internet, aggiungere la parola Montessori ad una qualsiasi cosa che vagamente possa assomigliare ad un educazione rispettosa del bambino aiuti prevalentemente i risultati nei motori di ricerca e molto ci sia da selezionare.
Andate a cercare fonti valide e autentiche. Mi riferisco ai siti istituzionali, alle Associazioni, ai siti di persone che hanno competenza ed esperienza sul metodo.
2) Un buon blog non è quello da copiare, ma quello che vi fa pensare
Ho già raccontato quali siano i blog che seguo con maggiore interesse nel post Risorse Montessori: i blog che seguo. Le famiglie montessoriane nel mondo che condividono le loro esperienze in rete sono davvero moltissime. Sceglietele pensando a quanto e come stimolano la vostra conoscenza.
Ci sono alcuni blog che trovo poco entusiasmanti perchè non raccontano nulla del pensiero Montessori e non aggiungono nulla alla mia conoscenza del metodo. Altri blog sono solo un elenco confuso di attività da copiare senza capirne il senso. Altri blog che mi fanno pensare che mia figlia non sia abbastanza montessoriana perchè a 23 mesi non si veste da sola con l'abbinamento perfetto di vestiti e accessori, non impila la torre rosa bendata o non crea fantasmagorici collage con colla e forbici (utilizzate queste ultime, ovviamente, rigorosamente da sola in maniera impeccabile).
Ecco, se un blog aumenta il vostro tasso di frustrazione genitoriale eliminatelo dai vostri preferiti, anche perchè, come ben sapete, ci pensa già vostro figlio ad aumentare il vostro livello di frustrazione.
3) La vera essenza del pensiero montessoriano è la visione del bambino
Montessori non è semplicemente attività creativa con materiali fai-da-te o giocattoli in legno. Montessori è innanzitutto una visione del bambino.
Se un genitore ha il giusto approccio con il proprio bambino, qualsiasi cosa può essere letta come "montessoriana". Per poi accorgersi, in fin dei conti, di quanto vago e poco significativo sia questo attributo: "Montessoriano".
A questa stregua potrei benissimo raccontarvi che oggi io e mia figlia abbiamo cucinato un pranzo montessoriano, poi abbiamo fatto una nanna montessoriana e poi faremo una passeggiata montessoriana nel bosco.Tutto è Montessori, se hai capito bene cosa sia Montessori.
I materiali e le attività pratiche sono uno strumento, un veicolo. Non sono IL metodo, soprattutto se non stiamo parlando dei materiali scientifici (e allora lì è un'altra storia).
Pensate prima di tutto alla visione del bambino e al vostro modo di essere genitori con lui.
4) Un libro di Maria Montessori è molto meglio di qualsiasi altro manuale sul metodo
Leggere i libri di Maria Montessori è un grandissimo privilegio per qualsiasi genitore. Ne ha scritti così tanti; alcuni nascono proprio da lei stessa rivolti anche ai genitori e quindi volutamente diretti e semplici. Uno su tutti "Il bambino in famiglia" che è ho letto quest'estate: breve, semplice e ricco di storie ed esperienze. Ma ce ne sono moltissimi altri.
Sono stati scritti nella prima metà del '900, in un italiano che può risultare a volte più ricercato e meno scorrevole, ma che io trovo, proprio per questo motivo, ancora più gradevole.
I libri di Maria Montessori per me sono come un balsamo che cura ansie, dubbi e apprensioni.
Spero di poter presto stilare un piccolo elenco per non addetti ai lavori.
Provatene uno e non ve ne pentirete!
5) Crescere vostro figlio con il metodo Montessori è soprattutto (ac)crescere voi stessi come genitori e ribaltare le prospettive
Maria Montessori sottolinea nel suo libro Il segreto dell'infanzia come l'educazione non sia insegnamento, bensì "aiuto allo sviluppo psichico del bambino".
Il bambino è al centro, impegnato nel suo instancabile lavoro di costruire l'uomo che sarà. "L'adulto [...] non deve aiutarlo a costruirsi, perché tale compito spetta alla natura". L'adulto deve lavorare ogni giorno su se stesso per ricordarsi di non interferire, di non anteporre i propri bisogni a quelli del bambino, di rispettare delicatamente questo lavoro del bambino "fornendogli i mezzi necessari per la costruzione, quei mezzi che esso non riuscirebbe a conseguire con le sue sole energie".
Trovo meraviglioso e stimolante questo ribaltamento: noi (adulti) "siamo ricchi, perché siamo eredi del bambino, che trasse dal nulla tutti i fondamenti della nostra vita".
E dunque l'unico modo che l'adulto ha per ringraziare il bambino di questa ricchezza è "tenersi in un posto secondario e sforzarsi di comprendere il bambino col desiderio di farsi suo seguace e aiuto della sua vita. [...] Se la personalità del bambino deve essere educata nel suo sviluppo ed essa è più debole, occorre che la personalità prevalente, quella dell'adulto, si faccia remissiva e, seguendo la guida che il bambino stesso gli offre, consideri suo onore il poterlo comprendere e seguire."
A presto.
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