6 novembre 2016

5 consigli per non perdersi nel Metodo Montessori

Eccomi con un nuovo post dopo mesi di assenza. E' un periodo nel quale il tempo è davvero intasato di impegni. Le idee che mi frullano nel cervello sono sempre un'infinità, ma non riesco a trovare un momento per sedermi a scrivere qualcosa di piacevole (visto che solitamente le mie ore al computer sono obbligatoriamente dedicate a tediosissime relazioni lavorative).
Ieri ho ricevuto un bellissimo commento al mio blog da una mamma che ha da poco iniziato a conoscere il pensiero di Maria Montessori e io, oltre che a ringraziarla, non posso che augurarle tanta gioia in questo percorso con la sua bambina.
Poi sono tornata con il pensiero al momento nel quale sulla mia strada ho incontrato il mondo Montessori. E' stato come aprire una porta e dietro trovare tutto quello che non conoscevo, ma che sentivo essere esattamente ciò che stavo cercando (pur senza cercarlo davvero). Credo non esista cittadino italiano qualunque che non conosca Maria Montessori (se non altro per essere stata la prima e unica donna italiana ad essere stata raffigurata su una banconota), ma per molti, o quasi tutti, la Montessori non è molto di più.
Ecco, dicevo, io ero seduta sul divano con Alessia in braccio addormentata dopo una delle sue interminabili poppate a tre mesi. Sfoglio in silenzio qualche pagina di qualche sito internet e mi imbatto in un lettino montessoriano... E poi sapete com'è internet. Sai dove inizi, ma non sai mai dove vai a finire. Ed io sono finita qui, in un blog che ho chiamato Scoprire Montessori e con una libreria straripante.

 Ecco cosa potrei consigliare a chi inizia la propria conoscenza del pensiero di Maria Montessori:

1) Selezionate molto bene le fonti per approfondire la vostra conoscenza
Purtroppo sono del parere che oggi in internet, aggiungere la parola Montessori ad una qualsiasi cosa che vagamente possa assomigliare ad un educazione rispettosa del bambino aiuti prevalentemente i risultati nei motori di ricerca e molto ci sia da selezionare.
Andate a cercare fonti valide e autentiche. Mi riferisco ai siti istituzionali, alle Associazioni, ai siti di persone che hanno competenza ed esperienza sul metodo.


2) Un buon blog non è quello da copiare, ma quello che vi fa pensare
Ho già raccontato quali siano i blog che seguo con maggiore interesse nel post Risorse Montessori: i blog che seguo. Le famiglie montessoriane nel mondo che condividono le loro esperienze in rete sono davvero moltissime. Sceglietele pensando a quanto e come stimolano la vostra conoscenza.
Ci sono alcuni blog che trovo poco entusiasmanti perchè non raccontano nulla del pensiero Montessori e non aggiungono nulla alla mia conoscenza del metodo. Altri blog sono solo un elenco confuso di attività da copiare senza capirne il senso. Altri blog che mi fanno pensare che mia figlia non sia abbastanza montessoriana perchè a 23 mesi non si veste da sola con l'abbinamento perfetto di vestiti e accessori, non impila la torre rosa bendata o non crea fantasmagorici collage con colla e forbici (utilizzate queste ultime, ovviamente, rigorosamente da sola in maniera impeccabile).
Ecco, se un blog aumenta il vostro tasso di frustrazione genitoriale eliminatelo dai vostri preferiti, anche perchè, come ben sapete, ci pensa già vostro figlio ad aumentare il vostro livello di frustrazione.

3)  La vera essenza del pensiero montessoriano è la visione del bambino
Montessori non è semplicemente attività creativa con materiali fai-da-te o giocattoli in legno. Montessori è innanzitutto una visione del bambino.
Se un genitore ha il giusto approccio con il proprio bambino, qualsiasi cosa può essere letta come "montessoriana". Per poi accorgersi, in fin dei conti, di quanto vago e poco significativo sia questo attributo: "Montessoriano".
A questa stregua potrei benissimo raccontarvi che oggi io e mia figlia abbiamo cucinato un pranzo montessoriano, poi abbiamo fatto una nanna montessoriana e poi faremo una passeggiata montessoriana nel bosco.Tutto è Montessori, se hai capito bene cosa sia Montessori.
I materiali e le attività pratiche sono uno strumento, un veicolo. Non sono IL metodo, soprattutto se non stiamo parlando dei materiali scientifici (e allora lì è un'altra storia).
Pensate prima di tutto alla visione del bambino e al vostro modo di essere genitori con lui.


4) Un libro di Maria Montessori è molto meglio di qualsiasi altro manuale sul metodo
Leggere i libri di Maria Montessori è un grandissimo privilegio per qualsiasi genitore. Ne ha scritti così tanti; alcuni nascono proprio da lei stessa rivolti anche ai genitori e quindi volutamente diretti e semplici. Uno su tutti "Il bambino in famiglia" che è ho letto quest'estate: breve, semplice e ricco di storie ed esperienze. Ma ce ne sono moltissimi altri.
Sono stati scritti nella prima metà del '900, in un italiano che può risultare a volte più ricercato e meno scorrevole, ma che io trovo, proprio per questo motivo, ancora più gradevole.
I libri di Maria Montessori per me sono come un balsamo che cura ansie, dubbi e apprensioni.
Spero di poter presto stilare un piccolo elenco per non addetti ai lavori.
Provatene uno e non ve ne pentirete!


5) Crescere vostro figlio con il metodo Montessori è soprattutto (ac)crescere voi stessi come genitori e ribaltare le prospettive
Maria Montessori sottolinea nel suo libro Il segreto dell'infanzia come l'educazione non sia insegnamento, bensì "aiuto allo sviluppo psichico del bambino".
Il bambino è al centro, impegnato nel suo instancabile lavoro di costruire l'uomo che sarà. "L'adulto [...] non deve aiutarlo a costruirsi, perché tale compito spetta alla natura". L'adulto deve lavorare ogni giorno su se stesso per ricordarsi di non interferire, di non anteporre i propri bisogni a quelli del bambino, di rispettare delicatamente questo lavoro del bambino "fornendogli i mezzi necessari per la costruzione, quei mezzi che esso non riuscirebbe a conseguire con le sue sole energie".
Trovo meraviglioso e stimolante questo ribaltamento: noi (adulti) "siamo ricchi, perché siamo eredi del bambino, che trasse dal nulla tutti i fondamenti della nostra vita".
E dunque l'unico modo che l'adulto ha per ringraziare il bambino di questa ricchezza è "tenersi in un posto secondario e sforzarsi di comprendere il bambino col desiderio di farsi suo seguace e aiuto della sua vita. [...] Se la personalità del bambino deve essere educata nel suo sviluppo ed essa è più debole, occorre che la personalità prevalente, quella dell'adulto, si faccia remissiva e, seguendo la guida che il bambino stesso gli offre, consideri suo onore il poterlo comprendere e seguire."

A presto.


2 commenti:

  1. grazie, grazie di questo tuo dono, ho letto tutto attentamente, mi apri un mondo, un mondo che cercavo, perchè non so mai cos'è giusto per il mio nipotino, sono una nonna che trascorrerà tanto tempo con lui per questo in ricerca di capire cosa è la cosa giusta da fare con un piccolo cucciolo di 10 mesi. mi sforzo di capire, (mia figlia e il papà che applicano già questo approccio verso il piccolo), ma per me, non sempre comprensibile.... addirittura strano. Grazie anche a te ho capito velocemnte tante cose. La vita quotidiana di una mamma da tanto. Grazie di questo dono, ora comprerò diversi libri di Montessori per imparare ad ascoltare il mio Giovanni, capire e non criticare i suoi genitori e seguirlo con discrezione nella sua crescita.
    Grazie e auguri per la tua plendida e fortunata Alessia.

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    1. Grazie Nonna Felice! per il tuo bellissimo commento. Il tuo desiderio di conoscere e mettersi in gioco è ammirevole e sono sicura che il tuo nipotino sentirà il tuo amore e il tuo impegno. Le parole di Maria Montessori mi sono sempre di grande conforto. Amo il suo modo gentile di descrivere il bambino e il suo mondo, facendo quasi apparire tutto semplice e ovvio. Se posso permettermi, ti consiglierei di iniziare da "Il bambino in famiglia". Sarà bellissimo conoscere direttamente le sue parole.
      Grazie per gli auguri e li ricambio per il tuo altrettanto splendido e fortunato nipotino.

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